Ecografia morfologica: l’esame chiave per controllare la salute del feto

29 agosto 2025

Ecografia morfologica: quando si fa, cosa mostra e perché è fondamentale in gravidanza

L’ecografia morfologica è uno degli esami più importanti della gravidanza. Ha l’obiettivo di analizzare in dettaglio la struttura anatomica del feto, verificandone il corretto sviluppo e individuando eventuali malformazioni. Proprio per questo motivo rappresenta un controllo fondamentale per monitorare la salute del bambino prima della nascita.


L’esame si svolge con una sonda a ultrasuoni, che trasmette le immagini sul monitor senza alcun rischio né per la mamma né per il feto. Non è invasivo, non provoca dolore e permette ai genitori di ricevere informazioni preziose sullo stato di salute del proprio bambino. In molti casi, l’ecografia morfologica consente anche di confermare il sesso del nascituro.


Ecografia morfologica a villafranca

In cosa consiste e quanto dura l’ecografia morfologica

L’ecografia morfologica si esegue con una procedura esterna e non invasiva. Durante l’esame, il ginecologo applica un gel trasparente sull’addome della mamma e utilizza una sonda a ultrasuoni per ottenere immagini dettagliate sul monitor. In questo modo è possibile studiare la conformazione anatomica del feto e controllare lo sviluppo dei principali organi e apparati.


La durata può variare in base a diversi fattori, come la posizione del bambino o la visibilità delle strutture da analizzare. In media, l’ecografia morfologica richiede 20-40 minuti, ma in alcuni casi può prolungarsi o essere ripetuta, qualora il medico non riesca a visualizzare con chiarezza tutti gli organi.

Cosa si vede (e cosa non si vede) con l’ecografia morfologica

L’ecografia morfologica permette di osservare in modo dettagliato l’anatomia del feto. Durante l’esame il medico valuta:

  • il cervello e la colonna vertebrale;
  • il cuore (con le sue quattro camere cardiache) e i polmoni;
  • lo stomaco, i reni e la vescica;
  • le ossa lunghe degli arti;
  • la crescita del bambino, la posizione della placenta e la quantità di liquido amniotico.


Si tratta quindi di un esame fondamentale per verificare la corretta formazione degli organi e identificare eventuali malformazioni maggiori.



Va però ricordato che la morfologica non è in grado di rilevare tutte le anomalie: alcune malformazioni di piccole dimensioni o che si sviluppano più tardi nella gravidanza potrebbero non essere visibili in questa fase. Inoltre, la qualità delle immagini può essere influenzata da diversi fattori, come la posizione del feto, il peso materno, la presenza di una gravidanza gemellare o di eventuali cicatrici uterine.

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In quale settimana di gravidanza fare l’ecografia morfologica

L’ecografia morfologica si esegue di norma nel secondo trimestre, tra la 20ª e la 22ª settimana di gravidanza. Questo periodo è considerato il più adatto perché le dimensioni del bambino e la quantità di liquido amniotico consentono di ottenere immagini nitide e dettagliate, permettendo al medico di valutare al meglio la struttura anatomica del feto.

È possibile fare la morfologica in ritardo?

Se non viene effettuata entro il periodo consigliato, l’ecografia morfologica può comunque essere eseguita anche successivamente. Va però sottolineato che, dopo la 26ª settimana, l’esame diventa meno accurato: la crescita del feto e lo spazio ridotto nell’utero rendono più difficile visualizzare alcuni dettagli anatomici.

In presenza di dubbi diagnostici o sospette malformazioni, il ginecologo può comunque consigliare di ripetere l’esame più avanti, per monitorare con maggiore precisione la situazione.

Quante volte serve fare l’ecografia morfologica

In una gravidanza fisiologica, l’ecografia morfologica viene eseguita una sola volta, tra la 20ª e la 22ª settimana. Tuttavia, in alcune situazioni può rendersi necessario ripetere l’esame: ad esempio, se la visibilità non è ottimale o se il medico ha bisogno di approfondire alcuni aspetti che non erano chiaramente valutabili al primo controllo.

Non esistono limiti al numero di ecografie morfologiche che si possono effettuare, poiché si tratta di un esame sicuro, indolore e privo di rischi sia per la madre sia per il bambino.

Cos’è l’ecografia premorfologica e quali differenze con la morfologica

L’ecografia premorfologica viene eseguita in una fase più precoce della gravidanza, generalmente tra la 16ª e la 18ª settimana, quindi prima della morfologica vera e propria.



È un esame che si consiglia soprattutto in circostanze particolari, come nelle gravidanze a rischio o in presenza di precedenti anomalie congenite. Il suo scopo principale è fornire una prima valutazione dell’anatomia del feto e individuare eventuali malformazioni già visibili in epoca prenatale.


Va però sottolineato che la premorfologica non sostituisce l’ecografia morfologica tradizionale, che resta l’esame di riferimento per un’analisi completa e dettagliata dello sviluppo fetale. Piuttosto, rappresenta un approfondimento preliminare utile a fornire informazioni aggiuntive in caso di dubbi o sospette anomalie.

Come prepararsi all’ecografia morfologica

L’ecografia morfologica non richiede una preparazione particolare. Non è necessario digiunare né assumere farmaci, ma è consigliato evitare l’uso di creme o oli sull’addome nei giorni immediatamente precedenti, perché potrebbero ridurre la qualità delle immagini.



In alcuni casi, il medico può suggerire di bere acqua prima dell’esame, in modo da riempire parzialmente la vescica: una vescica moderatamente piena aiuta infatti a migliorare la visibilità degli organi interni.


Il giorno della visita è preferibile indossare abiti comodi. Durante l’esame, il ginecologo applicherà un gel trasparente sull’addome, necessario per facilitare la trasmissione degli ultrasuoni che proiettano sul monitor le immagini del feto. L’ecografia è una procedura sicura, indolore e non invasiva.

Come interpretare i risultati dell’ecografia morfologica

I risultati dell’ecografia morfologica vengono sempre interpretati dal ginecologo curante, che al termine dell’esame consegna un referto dettagliato. In questo documento sono riportati i principali parametri biometrici del feto (come la misura della testa, dell’addome e del femore), confrontati con le tabelle di crescita standard.


Oltre alle misurazioni, il referto descrive lo stato dei principali organi interni e apparati e segnala l’eventuale presenza di anomalie o malformazioni sospette. In questi casi, il medico può consigliare ulteriori esami di approfondimento, come ecografie aggiuntive o test diagnostici specifici.



Se l’esame risulta nella norma, significa che non sono state evidenziate anomalie significative. Va però ricordato che alcune malformazioni, soprattutto se di piccole dimensioni o in fase precoce, possono non essere rilevabili in questa fase della gravidanza.

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FAQ Ecografia Morfologica in gravidanza

L’ecografia morfologica è un esame molto atteso ma spesso genera dubbi: quando farla, quanto dura, cosa permette di vedere e se è davvero sicura. Per aiutarti a chiarire ogni perplessità, abbiamo raccolto le domande più frequenti con risposte semplici e dirette.

  • Che cos’è l’ecografia morfologica?

    È un’ecografia che si esegue nel secondo trimestre di gravidanza (20ª-22ª settimana) e serve a valutare nel dettaglio l’anatomia del feto, verificandone lo sviluppo e individuando eventuali malformazioni.

  • L’ecografia morfologica è obbligatoria?

    Non è obbligatoria per legge, ma è fortemente raccomandata perché rappresenta uno degli esami più importanti della gravidanza.

  • L’ecografia morfologica è dolorosa o rischiosa?

    No, si tratta di un esame esterno, non invasivo, indolore e completamente sicuro sia per la mamma che per il bambino.

  • Quanto dura l’ecografia morfologica?

    In media dura 20-40 minuti, ma il tempo può variare in base alla posizione del feto o alla necessità di valutare meglio alcune strutture.

  • Cosa si vede con l’ecografia morfologica?

    Il medico osserva cervello, colonna vertebrale, cuore, polmoni, stomaco, reni, vescica e arti, oltre alla placenta e al liquido amniotico. Può anche confermare il sesso del bambino.

  • Cosa non si vede con la morfologica?

    Alcune anomalie di piccole dimensioni o che compaiono più tardi nella gravidanza potrebbero non essere rilevate. Inoltre, fattori come posizione del feto, peso materno o gemellarità possono ridurre la qualità delle immagini.

  • Serve una preparazione particolare?

    No, non occorre digiuno. È solo consigliato evitare creme o oli sull’addome nei giorni precedenti ed eventualmente bere acqua per avere la vescica parzialmente piena.

  • Quante volte si fa la morfologica?

    Di solito si esegue una sola volta. Tuttavia, se la visibilità non è ottimale o il medico ha bisogno di ulteriori valutazioni, può essere ripetuta.

  • Chi interpreta i risultati?

    I risultati vengono letti dal ginecologo, che confronta le misurazioni con le tabelle di crescita e segnala eventuali anomalie o la necessità di ulteriori accertamenti.

L’ecografia morfologica è un appuntamento fondamentale della gravidanza: permette di valutare lo sviluppo del bambino, rassicurare i genitori e, se necessario, programmare ulteriori controlli.


Presso gli Ambulatori Oxilab di Villafranca, la Dott.ssa Cristia Dalpiaz esegue l’esame con professionalità e attenzione, garantendo un percorso di gravidanza sereno e sicuro.



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