Ecografie ostetriche in gravidanza: quale fare e quando
Ecografia ostetrica: un esame sicuro per monitorare la gravidanza
L’ecografia ostetrica è uno degli esami fondamentali durante la gravidanza. Si tratta di una procedura sicura, precisa e non invasiva, che consente di osservare il feto nell’utero materno attraverso un’immagine proiettata su monitor. L’esame utilizza una sonda a ultrasuoni, cioè onde sonore ad alta frequenza, completamente innocue e non percepibili dall’orecchio umano, appoggiate delicatamente sull’addome della futura mamma.
Oltre alle ecografie tradizionali, oggi è possibile effettuare anche la
ecografia 3D o 4D, che offre immagini tridimensionali ad alta definizione del feto, rendendo l’esperienza ancora più emozionante per i genitori.

Le tre ecografie ostetriche: office, morfologica e di accrescimento
Durante la gravidanza è previsto un percorso di almeno tre ecografie ostetriche di controllo, distribuite nei diversi trimestri:
- Prima ecografia (“office”) – tra l’11ª e la 13ª settimana
È la prima valutazione ecografica a supporto della visita ostetrica. Permette al ginecologo di verificare il numero dei feti (ed eventualmente individuare una gravidanza gemellare), osservare l’attività cardiaca e i movimenti e stabilire con precisione la datazione della gravidanza.
- Seconda ecografia (“morfologica”) – tra la 19ª e la 22ª settimana
È una delle ecografie più importanti perché consente di controllare la crescita e lo sviluppo del feto. Lo specialista misura alcuni parametri fondamentali (testa, addome, femore, colonna vertebrale) e li confronta con le curve di riferimento. Durante l’esame è possibile individuare eventuali malformazioni congenite, anche se non tutte sono rilevabili con l’ecografia. L’accuratezza dipende anche dalla posizione del feto: in alcuni casi può rendersi necessario un controllo aggiuntivo.
In alcuni casi, accanto all’ecografia morfologica, il ginecologo può consigliare un test prenatale non invasivo (NIPT): si tratta di un semplice prelievo di sangue materno che analizza il DNA fetale circolante per individuare con grande precisione eventuali anomalie cromosomiche come la sindrome di Down.
- Terza ecografia (“di accrescimento”) – tra la 30ª e la 34ª settimana
Serve principalmente a monitorare la crescita del bambino, con le stesse misurazioni della morfologica, e a stimarne il peso fetale. Qualora emergano segni di una crescita non regolare, il medico può programmare ulteriori ecografie di controllo per seguire l’andamento della gravidanza fino al parto.
Come si svolge l’ecografia ostetrica?
Durante l’esame, la futura mamma viene fatta sdraiare sulla schiena e può seguire in tempo reale le immagini del proprio bambino sul monitor. Il ginecologo applica un gel specifico sull’addome, che facilita la trasmissione degli ultrasuoni, e fa scorrere la sonda ecografica, ottenendo così immagini chiare del feto e del suo sviluppo.
La qualità delle immagini dipende da diversi fattori: in particolare dalla posizione del feto al momento dell’esame e dallo stato fisico della mamma. Ad esempio, in caso di obesità, l’eccesso di tessuto adiposo può ridurre la definizione delle immagini ecografiche.
La durata dell’ecografia ostetrica è variabile: in genere richiede pochi minuti, ma può allungarsi se è necessario effettuare valutazioni più approfondite o se la posizione del bambino non è favorevole.
Per chi desidera osservare il proprio bambino con maggior dettaglio, è possibile scegliere l’ecografia 3D/4D, che consente di vedere i tratti del viso e i movimenti in tempo reale.
Ecografia ostetrica
a Villafranca
Presso il nostro poliambulatorio Oxilab di Villafranca puoi eseguire tutte le principali ecografie in gravidanza – office, morfologica, di accrescimento – oltre a ecografie 3D/4D

La prima ecografia in gravidanza
La prima ecografia ostetrica si esegue tra la 6ª e la 14ª settimana di gestazione. Questo esame è fondamentale perché consente di stabilire con precisione l’età del feto e di conseguenza di calcolare la data presunta del parto.
Durante l’ecografia, il ginecologo valuta anche lo stato di salute della placenta e degli organi materni, oltre a misurare il flusso sanguigno. Uno dei momenti più emozionanti per i futuri genitori è la possibilità di ascoltare per la prima volta il battito cardiaco del bambino, un segnale prezioso della sua vitalità.
Già dalle prime settimane, in parallelo alla prima ecografia, alcune coppie scelgono di approfondire con un
test prenatale NIPT, che attraverso un prelievo di sangue della mamma permette di valutare precocemente la salute cromosomica del feto.
Seconda ecografia: ecografia morfologica
La seconda ecografia in gravidanza, chiamata ecografia morfologica, viene eseguita tra la 20ª e la 22ª settimana. Si tratta di un esame fondamentale perché consente di valutare lo sviluppo del feto e di escludere la presenza di eventuali malformazioni.
Durante questa ecografia, il ginecologo esegue misurazioni precise: controlla le dimensioni del cranio, dell’addome e del femore, oltre a osservare la struttura della colonna vertebrale e altri organi interni. Particolare attenzione viene dedicata alla traslucenza nucale, un parametro utile a stimare il rischio di trisomia 21 (sindrome di Down).
Nel corso dell’esame si monitorano anche la crescita del feto, il ritmo cardiaco e i movimenti, raccogliendo informazioni preziose sul suo benessere generale.
Accanto alla morfologica, lo specialista può proporre anche l’ecografia 3D, utile non solo per scopi clinici, ma anche per permettere ai genitori di osservare il volto e i movimenti del proprio bambino in modo più realistico.
Terza ecografia in gravidanza: ecografia di accrescimento
La terza ecografia ostetrica, detta anche ecografia di accrescimento, si esegue tra la 30ª e la 40ª settimana di gravidanza. Questo esame permette di ottenere informazioni fondamentali sul benessere del bambino e sull’andamento della gestazione.
In particolare consente di:
- valutare la crescita del feto e stimarne il peso;
- misurare la quantità di liquido amniotico;
- verificare la posizione della testa, utile per individuare eventuali casi di presentazione podalica;
- controllare il funzionamento degli organi vitali del feto.
Durante quest’ultima ecografia, il ginecologo può già fornire indicazioni sul tipo di parto più appropriato. In base allo stato di salute della mamma, alle condizioni del bambino e alla sua posizione, sarà possibile prevedere se la nascita potrà avvenire per via naturale o se sarà più indicato un
parto cesareo.
DNA fetale a Villafranca
Nel nostro poliambulatorio Oxilab di Villafranca è possibile eseguire il test prenatale non invasivo (NIPT) con la Dott.ssa Dalpiaz, un semplice prelievo di sangue materno che analizza il DNA fetale circolante. Questo esame sicuro e affidabile consente di individuare precocemente le principali anomalie cromosomiche, senza alcun rischio per mamma e bambino.

Ecografia transvaginale in gravidanza
Quelle di cui abbiamo parlato sono definite ecografie classiche. In gravidanza è però possibile effettuare anche un’ecografia transvaginale.
Si ricorre a tale tipologia di esame quando il ginecologo ritiene necessario controllare meglio l’apparato riproduttivo della madre. Con l’ecografia classica infatti non è possibile superare gli strati adiposi del corpo. L’immagine dell’utero risulta meno dettagliata rispetto a quella che consente di ottenere un’ecografia transvaginale.
L’ecografia transvaginale viene effettuata dal ginecologo attraverso una sonda. Anziché passarla sulla pancia, come avviene nell’ecografia classica, il medico la inserisce in vagina. L’esame è indolore e consente di valutare meglio lo stato di salute dell’apparato riproduttivo della madre.
FAQ Ecografia in gravidanza
Le future mamme hanno spesso molti dubbi sulle
ecografie in gravidanza: quante se ne devono fare, se l’esame è sicuro, quanto dura e cosa si può vedere. Per questo abbiamo raccolto le
domande più frequenti con risposte semplici e chiare, così da aiutarti ad affrontare ogni ecografia con maggiore serenità e consapevolezza.
Quante ecografie sono previste in gravidanza?
In condizioni normali, il percorso prevede almeno tre ecografie principali: office (primo trimestre), morfologica (secondo trimestre) e di accrescimento (terzo trimestre).
L’ecografia in gravidanza fa male?
No, l’ecografia è un esame sicuro, indolore e non invasivo. Utilizza ultrasuoni innocui sia per la mamma che per il bambino.
Quanto dura un’ecografia ostetrica?
La durata varia in base al trimestre e alle condizioni della gravidanza, ma in media un’ecografia dura dai 15 ai 30 minuti.
Cosa succede se il feto non è in posizione favorevole?
Può accadere che la posizione del bambino renda difficile la rilevazione di alcune immagini. In questi casi il ginecologo può chiedere di ripetere l’esame.
L’ecografia sostituisce altri test prenatali?
No. L’ecografia fornisce informazioni preziose su crescita e benessere del feto, ma può essere integrata da altri esami come i test prenatali non invasivi (NIPT).
Che differenza c’è tra ecografia 2D e 3D/4D?
L’ecografia 2D è quella tradizionale, usata per la valutazione clinica. Le ecografie 3D e 4D offrono immagini più dettagliate e tridimensionali, permettendo di osservare meglio i tratti del viso e i movimenti del feto.
Serve una preparazione particolare per l’ecografia ostetrica?
No, non serve essere a digiuno. L’unico consiglio è di evitare creme o oli sull’addome nei due giorni precedenti, per non ridurre la qualità delle immagini.
L’ecografia può indicare il tipo di parto?
Sì, soprattutto nell’ultima fase della gravidanza: la terza ecografia aiuta a valutare la posizione del feto e può dare indicazioni su un parto naturale o cesareo.
Le ecografie in gravidanza sono momenti fondamentali non solo per il monitoraggio della salute del bambino, ma anche per vivere più serenamente l’attesa. Presso il poliambulatorio Oxilab di Villafranca puoi effettuare tutte le principali ecografie ostetriche – office, morfologica, di accrescimento – oltre a ecografie 3D/4D e test prenatali NIPT, con il supporto di ginecologi esperti e tecnologie avanzate.
Prenota la tua ecografia in gravidanza: online, via WhatsApp o telefonicamente. La prevenzione e la cura iniziano da qui.

